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DIGITALE – dall’educazione, all’uso, al diritto universale

E’ tempo di affrontare il tema della modernizzazione dei processi con una attenzione alla tenuta democratica dei Paesi per evitare fenomeni di impoverimento delle fasce più deboli della popolazione. Il sistema pubblico ha un ruolo importante nella gestione di tali processi. La CGIL non è contraria alle tecnologie: la nostra sfida è propria quella di ridisegnare un sistema di diritti e di tutele in un mercato del lavoro mutato. La chiave per affrontare il cambiamento è quella sociale, una attitudine che metta al centro le persone e i lavoratori. Non possiamo più permettere che la digitalizzazione lasci spazio a forme di lavoro che non garantiscano prospettive ai più giovani, che permettano alle grandi multinazionali di sfruttare risorse per lasciare i nostri territori impoveriti. Immaginiamo un lavoro dove la competitività si sviluppi sul fronte delle competenze e non del costo al ribasso dei salari.Vogliamo il cambiamento.. ma un cambiamento che non lasci nessuno indietro.

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CGIL 2030 – assemblea organizzativa

Si sono aperti i lavori dell’assemblea organizzativa di CGIL Bari. Li apre Gigia Bucci, segretaria Generale, in un importante clima di partecipazione e confronto in una fase della nostra organizzazione fresca delle assemblee generali di categoria e del ritrovato ruolo di protagonista nelle battaglie di rivendicazione dei principi democratici. La manifestazione di Roma è stata una occasione fondamentale per ricompattarci intorno a valori e obiettivi fondanti del nostro sindacato, intorno ad una rinnovata rete di associazioni e organizzazioni giovanili con i quali condividiamo pezzi del nostro percorso.Questo momento di grande partecipazione, contestualmente al risultato elettorale, indubbiamente positivo per il centro sinistra, non deve farci cedere a facili entusiasmi.La sconfitta del modello sovranista, che vive di odio e divisioni, non cancella il grande astensionismo dell’ultima tornata elettorale: c’è ancora da ricostruire un reale rapporto di fiducia con la cittadinanza.In questo il sindacato può avere un ruolo importante: il lavoro è il tema centrale sul quale costruire una nuova fase del nostro Paese. La capacità della CGIL di essere radicata sul territorio è strategica per poter leggere esigenze delle comunita e costruire proposte partecipate. La capacità di confronto ed elaborazione politica che ci caratterizza in occasioni come quella odierna può e deve essere valorizzata in questa fase.

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Il PRIDE è antifascista!

Il pride è #antifascista!Dopo la grande manifestazione nazionale dello scorso sabato ci ha visti in prima linea a Roma per dare una risposta all’attacco squadrista e fascista alla sede romana della CGIL, siamo oggi in piazza per la manifestazione “OUT! Ora Usciamo Tuttə” assieme a tantissimi cittadine, cittadini e associazioni.Abbiamo ribadito con forza la necessità di combattere ogni deriva machista, omofoba e autoritaria.Vogliamo unire le lotte del sindacato per l’occupazione stabile e di qualità con quelle del movimento LGBTQI+ e di tutti gli altri movimenti che si battono per la giustizia sociale.I #diritti dei lavoratori e delle lavoratrici non devono essere intaccati, minacciati, intimiditi dai condizionamenti culturali che sfociano nella discriminazione delle persone #lgbtqi+.La CGIL Bari continuerà a collaborare con il movimento LGBTIQI+ per tutelare il diritto delle persone omosessuali, bisessuali, transessuali ad autodeterminarsi#BariPride

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Vertenza Baritech

Oggi a Bari si è tenuto un incontro con l’on.Marco Lacarra sul tema della vertenza Baritech per la quale è stata presentata una interrogazione parlamentare. La Baritech s.r.l. è un’impresa avente sede a Modugno (BA) e attiva, prima dell’attuale fase di crisi aziendale, nella produzione di lampade e affini. Da più di un anno, la Baritech s.r.l. versa in uno stato di crisi produttiva e occupazionale che interessa gran parte dei 180 dipendenti. Durante l’estate 2020, lo stabilimento dell’azienda è stato riconvertito alla produzione di Meltblown, un materiale essenziale per la costruzione di mascherine chirurgiche, che le ha permesso la commessa, per il tramite di FCA, per la produzione di 2203 tonnellate di materiale fino al 31 dicembre 2021.FCA ha però deciso negli scorsi mesi di non ritirare parte dei quantitativi prodotti, costringendo l’azienda a fermare dal 1° ottobre 2021 due linee di produzione dando ulteriore corso a CIGS;sia i vertici aziendali che le organizzazioni sindacali rappresentative dei dipendenti hanno richiesto formalmente in più occasioni la convocazione delle parti presso il MISE, con il coinvolgimento dei rappresentanti della Regione Puglia, al fine di individuare soluzioni alla drammatica incertezza produttiva dello stabilimento barese.

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Bari antifascista!

Oggi tutte le Camere del Lavoro della CGIL della Città metropolitana di Bari rimarranno aperte per solidarietà al vile attacco fascista alla nostra sede romana.Da Cassano a Coversano, da Triggiano a Castellana fino alla nostra sede barese, le nostre porte saranno aperte per respingere con forza un duro attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro.

Per sempre dalla parte della Democrazia, della Costituzione, dell’Antifascismo!

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Solidarietà a Mimmo Lucano

Ieri con il Coordinamento Antifascista barese abbiamo espresso solidarietà a Mimmo Lucano con un sit in in P.zza Prefettura. La sua condanna ci restituisce una nazione con un modello che condanna chi crede nell’accoglienza e nell’interculturalità e offre la mano a chi blocca le navi in mare.Questo tipo di decisioni rischiano di produrre un consenso di massa nei confronti della disumanità quando, invece, uno dei principi fondanti di una democrazia è il rispetto reciproco, la solidarietà.Si condanna con questa sentenza un esempio, un esempio positivo bollandolo come “associazione a delinquere”. L’esperienza di Riace non va dispersa perché in grado di generare un valore che va oltre i codici ed è in grado di insegnarci il significato più profondo di accoglienza che concilia la dignità, lavoro e sicurezza a beneficio di tutta la comunità.

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Sit-in Piano operativo trasporti

Oggi si è tenuto a Bari un sit-in di FLC CGIL Bari per protestare del mancato coinvolgimento dei sindacati nella determinazione del piano operativo sui trasporti per il prossima anno scolastico. La decisione presa comporta uno scaglionamento degli ingressi a pochi giorni dalla aperture delle scuole che comporterà ripercussioni negative nell’articolazione dell’orario di lavoro con una riduzione complessiva di 30 giorni di lezione e che causerà di conseguenza problematiche per la popolazione studentesca relative da un lato a un mancato equilibrio tra tempi di vita e tempi di studio, essendo costretti gli studenti a dover rimanere presso le proprie scuole, dall’altro alla fruizione dei mezzi di trasporto per cui non si è previsto un potenziamento reale e l’aggiunta di corse coinvolgendo il territorio.Crediamo che sia inaccettabile affrontare il nuovo anno scolastico senza garanzie e sicurezze e che siano gli studenti a dover subire le conseguenze ingiuste delle soluzioni scelte. La mancata mappatura e previsione con le aziende di TPL dei collegamenti all’interno della città di Bari per poter raggiungere la propria scuola, rischia di mettere in difficoltà tutti coloro i quali possono raggiungere la scuola esclusivamente con i mezzi pubblici.

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Commemorazione strage di via Nicolò dell’Arca

Sono passati 78 anni dal 28 luglio 1943, giornata in cui si verificò la strage di via Niccolò dell’Arca. Persero la vita 20 cittadini baresi, tra molti studenti universitari e medi, insegnanti e maestri che, assieme a tanti altri cittadini di Bari, si erano opposti alla dittatura fascista e in corteo si dirigevano verso il carcere di Bari all’indomani del crollo del regime.Il corteo, pacifico e partecipato, fu represso duramente dall’Esercito, che sparò ad altezza d’uomo uccidendo diversi manifestanti, e altrettanti furono invece fermati e imprigionati. A distanza di tutti questi anni, è necessario ricordare l’impegno dei tanti cittadini baresi in quella giornata e nel processo che portò la città di Bari a resistere ed opporsi al regime fascista, e ricordare la morte delle 20 vittime della violenza e il sacrificio della libertà di tante e tanti baresi.Luigi de Secly, redattore capo della Gazzetta descrisse così quelle giornate:”Oggi, sì, siamo uomini liberi, ordinatamente liberi: uomini che partecipano volontariamente al grande movimento nazionale e si sentono fieri di essere protagonisti della nuova storia”Quest’anno vogliamo ricordare i martiri antifascisti della nostra città ripercorrendo i loro stessi passi: mercoledì 28 luglio, alle ore 17, ci riuniremo nei pressi del liceo Orazio Flacco per attraversare, con una passeggiata antifascista, i luoghi cardine di quel corteo storico e dell’antifascismo barese.A completare la giornata, le vittime del 28 luglio 1943 verranno ricordate con cerimonie ufficiali e la deposizione delle corone di alloro presso via Caduti del 28 Luglio, il cimitero monumentale e il monumento a loro dedicato in piazza Umberto I (rispettivamente alle ore 9, 10 e 18).

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20 anni dal G8 di Genova

20 anni fa Genova vide la repressione di una grande forza umana che proponeva un modello economico, sociale, culturale alternativo a quello del G8 che promuoveva un modello liberista che vedeva nella finanza una alternativa all’economia reale, che accettava le assurde disuguaglianze nella distribuzione della ricchezze, che non accoglieva il principio di bene comune. Oggi, 20 anni dopo, i fatti ci raccontano che la storia più moderna è stata caratterizzata dalle stesse derive che i movimenti denunciavano: è tempo di cogliere i nuovi entusiasmi, l’intensità delle rivendicazioni di giovani realtà come Fridays for Future e Black lives Matter che non possono che essere la naturale eredità del Social Forum di Genova. Dobbiamo costruire ponti, connessioni, dialoghi per recuperare e restituire la dimensione pubblica e di Comunità ai temi dell’uguaglianza, dei diritti umani, della giustizia sociale che non può che dipendere dal Lavoro, della cura dell’ambiente, della distribuzione della ricchezza, della non discriminazione, del bene comune, del welfare e dell’innovazione sociale. Un benessere che sa rinunciare a questi valori, è solo il benessere di pochi. Grazie a Zona Franka per l’invito all’iniziativa “Don’t clean up this blood”

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Gigia Bucci – Azioni per favorire la bilateralità artigiana a Bari

La Camera del lavoro di bari nell’ambito del progetto artigianato pugliese, intende affrontare con maggiore attenzione e determinazione la presenza sul territorio. Questa scelta che noi confermiamo anche oggi parte da alcune considerazioni politiche di fondo: la necessità di costruire un sistema di rete con le varie associazioni datoriali di categoria e insieme a queste in un processo di reciproca legittimazione rendere esigibikli istituti contrattuali che rappresentano forme importanti di welfare che per la maggior parte non sono conosciuti dai lavoratori anche per nostra responsabilità nel non riuscire a rendere esigibili le conquiste territoriali che sul piano nazionale abbiamo realizzato.

Nel nostro territorio questa contraddizione è ancora più strifdente in quanto il numero dei lavoratori impiegati in azinde artigiane è di gran lunga superiore a quello di altre aziende.

Da qui la necessità della bilateralità come rappresentanza di servizi.

Il nostro impegno è quindi teso a mettere a disposizione dei lavoratori strumenti di cui oggi non usufruiscono e allo stesso tempo una grande opportunità per noi di essere presenti in tantissime aziende nelle quali non siamo mai stati presenti.

Questa esperienza ci permetterebbe anche di compiere una comparazione più vera tra welfare territoriale e welfare aziendale.

Questo parla a noi e alla nostra capacità di innovarci nell’essere sindacato.

Le pesanti criticità in cui già versava il settore dell’artigianato, acuite ulteriormente dalla crisi economica, determinata dall’emergenza sanitaria in corso e le conseguenti difficoltà delle imprese, richiedono di avviare un percorso di condivisione con i consulenti del lavoro che per noi rappresentano la spinta necessaria a scegliere la strada dell’innovazione insita anche nella dimensione aziendale.

Questo è ancora più vero alla luce della crisi sanitaria ed economica, che dispiegherà i suoi effetti anche nei prossimi mesi e che ha ulteriormente messo in discussione i grandi sistemi universalistici, come la scuola, la sanità, il mercato del lavoro, il welfare.

Sistemi universalistici che la bilateralità può contribuire a non mortificare, bensì a renderli sempre più facilmente esigibili attraverso un lavoro di ricomposizione, di integrazione e di cambiamento rispetto alle mutate esigenze dei lavoratori e della società.

Parlare di bilateralità significa parlare di contrattazione sindacale, di quel complesso cioè di strumenti, enti, fondi in cui le parti sociali agiscono di concerto al fine non solo di addivenire   alla sottoscrizione di intese utili al consolidamento della contrattazione ma che permetta alle lavoratrici ed ai lavoratori di usufruire di servizi e prestazioni che talvolta lo stato non eroga. 

Ciò è oggi confermato dagli innumerevoli contratti nazionali sottoscritti, i quali hanno previsto o esteso i contenuti della bilateralità con accordi sul welfare, sui premi di produttività ed in generale sulla estensione dei diritti e delle prestazioni, intervenendo per via contrattuale.

Questo momento storico richiede pertanto risposte immediate ai tanti che ci chiedono e ci chiederanno di tutelarli in una fase così difficile.

Pertanto, ragionare sulla bilateralità artigiana oggi, significa mettere a terra quelle tante opportunità che la stessa offre sia ai lavoratori che alle imprese.

Gli interventi che si susseguiranno metteranno in evidenza i molteplici strumenti e sostegni concreti che la stessa offre.

Non ruberò tempo, pertanto, nel soffermarmi sui singoli ambiti di azione, limitandomi ad elencare schematicamente quali sono i principali ossia :

Le prestazioni erogate nei confronti dei lavoratori e delle imprese dall’Ebap sono complessivamente 24 e vanno dal sostegno al reddito per crisi aziendali, al supporto agli investimenti in innovazione, sicurezza e qualità, ma anche borse di studio ed altre provvidenze in favore dei figli di artigiani e lavoratori.

La sanità integrativa, ossia un’occasione per rafforzare il welfare sanitario tramite l’assistenza sanitaria integrativa offerta da San.Arti. che permette agli iscritti di usufruire di prestazioni nel campo della chirurgia, prevenzione, riabilitazione, odontoiatria, diagnostica e medicina specialistica, costituendo dunque uno strumento utile al fine di garantire la salute, anche promuovendo azioni sinergiche con il Sistema Sanitario Regionale per la definizione di convenzioni per l’erogazione di prestazioni sanitarie. 

Salute e sicurezza, tematiche di strettissima attualità, perché legate alla sicurezza sul lavoro, all’applicazione dei protocolli di sicurezza e relative misure di protezione dei lavoratori.

 Come anche il ruolo degli stessi Rlst diventano importanti  al fine di fornire informazioni ai lavoratori sulle misure da adottare in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, collaborando con il medico competente e con il consulente.

Formazione: altro punto importante che vogliamo sviluppare è legato alla formazione, come elemento di rafforzamento della competitività aziendale e come leva per il miglioramento individuale dei lavoratori, servendoci  degli strumenti che ci pervengono dalla bilateralità ossia  FondArtigianato.

D’altronde, le stesse parti sociali negli accordi regionali sottoscritti hanno individuato nella bilateralità lo strumento per definire, all’interno di relazioni sindacali partecipate, politiche di settore ed interventi di potenziamento delle competenze individuali dei lavoratori e ancora, attraverso i fondi interprofessionali, specifici interventi in materia di formazione continua.

certificazione contratti

L’attivazione di una Commissione di Certificazione dei Contratti di lavoro, ai sensi del D.lgs. 276/2003, rappresenta un nuovo servizio per datori di lavoro e dipendenti attraverso uno strumento di grande utilità per assicurare la correttezza dei rapporti tra datore di lavoro e dipendenti ed abbattere il rischio di contenzioso. Difatti tramite la certificazione, il contratto riceve un “bollino di qualità” che attesta la genuinità e la rispondenza formale del suo contenuto rispetto alla volontà espressa dalle parti.

Crediamo che i lavoratori e i datori di lavoro, così come i professionisti che li supportano, tramite questo strumento possano migliorare il loro rapporto ed anche accrescere la consapevolezza delle parti in fase di stipulazione del contratto.

Commissione, composta da professori universitari di diritto del lavoro di chiara fama e competenza, la Prof.ssa Madia D’Onghia, il Prof. Bavaro e il Prof. Leccese, garantendo così, non solo la dovuta terzietà, ma anche  assicurando, la qualità della Commissione stessa.  

Pertanto, pur nella difficoltà di promuovere oggi, in una fase ancora di forti restrizioni anche dal punto di vista  dell’ agibilità fisica, abbiamo in questi mesi costituito 16 sportelli di informazione e dispiego delle richieste relative ad Ebap e Sanarti.

Abbiamo, avviato incontri presso le nostre Camere del Lavoro Comunali con consulenti del lavoro e rappresentanti di imprese.

Avviato una campagna pubblicitaria utilizzando i nostri canali social evidenziando le prestazioni di cui poter usufruire.

Possiamo contare su una rete di sedi, praticamente su tutto il territorio relativo alla Provincia di Bari,  con i loro coordinatori, operatori dei servizi  e volontari che possono oggi essere già presidi operativi per la bilateralità artigiana.

Importante è l’accordo regionale sottoscritto recentemente da parte di tutti i soggetti interessati che conferma come sia necessario avviare una campagna straordinaria su tutto il territorio che rilanci il sistema della bilateralità artigiana pugliese informando e sensibilizzando imprese e lavoratori e nel contempo rafforzando la presenza del sistema bilaterale artigiano sull’intero territorio pugliese.

Ad oggi ci sono circa 20.000 aziende artigiane in Provincia di Bari iscritte all’Ebap Puglia, con all’incirca 80.000 lavoratori, registrando dunque un forte incremento.

Questa importante platea di aziende e lavoratori ci fanno comprendere la strategicità del progetto, nel momento in cui, anche grazie ad una forte interazione con le Camere del Lavoro Comunali, Categorie e Sistema servizi ci può permettere di intercettare una importante numero di lavoratori e offrire loro rappresentanza e tutela, sia attraverso un welfare  aggiuntivo garantito dalle prestazioni Ebap e Sanarti sia in merito a  salute e sicurezza sui luoghi di lavoro anche per tramite dei nostri Rlst.

Il Progetto Artigianato, insomma può, in un’ottica di integrazione,  ricomporre un sistema di tutele e di diritti, a sostegno del sistema pubblico, che l’emergenza pandemica ha messo in crisi e in discussione, non tuttavia sostituendosi allo stesso, rendendo questo paese meno diseguale e frammentato, più solidale e coeso.