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Riders: il ministro ci dica da che parte sta!

UGL firma un accordo separato sui riders con Assodelivery. Un accordo che:✔️ scavalca il tavolo di trattativa che faticosamente da due anni è insediato presso il Ministero del Lavoro.

✔️mancanza di riconoscimento del CCNL LOGISTICA per i RIDERS sottoscritto dalle nostre categorie di riferimento nel 2018 che individua diritti e tutele molto più vantaggiosi per i lavoratori.

✔️arretramento sulle disponibilità fornite al tavolo ministeriale a coglierespecificità e le necessarie flessibilità di settore anche attraverso eventuali percorsi di armonizzazione.

✔️conferma della natura autonoma dei lavoratori, ossia collaboratori occasionali e partite iva.

A questi lavoratori non verranno retribuite malattia, tredicesima, ferie e la maternità; potranno essere licenziati e quando avranno raggiunto il tetto retributivo massimo per le collaborazioni occasionali (5000 euro annui) potranno riconsegnare i loro nuovi dispositivi di lavoro generosamente concessi in virtù di questo accordo.✔️maggiore precarietà e minore retribuzione. Ciò consentirà di continuare a disporre di una manodopera potenzialmente infinita, facilmente sostituibile, e scaricando sui lavoratori il proprio vantaggio fiscale e contributivo. Il Ministero del

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Reddito di cittadinanza. Tra lavori utili alla collettività e prospettive future

Sono tante le attività che i destinatari del reddito di cittadinanza potranno trovarsi a svolgere nei prossimi mesi: custodi nelle scuole, ausiliari per il rispetto di giardini e parchi pubblici, impiegati per la catalogazione di pratiche presso il tribunale, … Il contributo in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo, di tutela dei beni comuni verrà determinato anche con il supporto degli specialisti di Porta Futuro. Il Reddito di cittadinanza andrà verificato però ad un anno dalla sua sperimentazione per comprendere se tale misura riuscirà a superare il concetto di sussidio economia che da solo basta per garantire libertà e dignità sociale ai cittadini. Il Reddito di cittadinanza non può essere mera assistenza ma deve trasformarsi in un percorso per accompagnare donne e uomini verso una occupazione. Per raggiungere questo obiettivo da un lato andranno potenziati i servizi, le infrastrutture pubbliche e private con l’obiettivo di creare lavoro e dall’altro andranno implementate le politiche per il lavoro.

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Smart working: strumento utile, non la panacea

Lo smart working nasce con una buona dose di propaganda, per rispondere a due esigenze espressamente indicate nella legge, cioè promuovere la competitività e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Certo, quest’ultima è un interesse dei lavoratori, ma occorre ammettere anche che la competitività è interesse delle imprese. Evitare di parlare di conquiste dei lavoratori. 

La riuscita di questa modalità di lavoro dipende esclusivamente dalle condizioni regolative. Iniziamente le imprese sono state abbastanza scettiche e diffidenti nell’accettare lo smart working e prova ne sono i pochi contratti collettivi aziendali stipulati finora. Oggi la situazione è completamente cambiata perché lo smart working è una necessità utile a mantenere attività la produzione. 

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Lavoratori della sanità privata: eroi senza contratto

Firma o sciopero.

Di fronte al vergognoso voltafaccia di ARIS e AIOP, è questa l’unica alternativa per arrivare al tanto atteso rinnovo del CCNL della sanità privata scaduto da oltre 14 anni.

Il mancato adeguamento della retribuzione sta creando ua situazione di grande tensione che si sta sviluppando in tutte le strutture, dove le lavoratrici e i lavoratori non ci stanno a restare senza contratto in un contesto in cui i profitti della sanità privata crescono, le strutture si ingrandiscono e i pazienti aumentano sempre di più.

Prima il flash mob in mattinata poi l’incontro dei sindacati con i vertici regionali, cui si chiede di assumere una posizione netta a a sostegno dei lavoratori.

I dipendenti della sanità privata premono perchè, nello stallo di un rinnovo del contratto di lavoro atteso da 14 anni vengano messi in discussione gli accreditamenti delle strutture che si oppongono nonostante sia stato già raggiunto un accordo per garantire più risorse al sistema della sanità privata così da compensare il 50% dell’aumento del costo contrattuale.

La scelta di Aris ed Aiop è vergognosa, perpetrata sulla pelle di tutti i professionisti della sanità privata, definiti eroi quando si tratta di fare profitto e poi negati di ogni diritto

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Occupazione femminile – sportello virtuale d’emergenza

La crisi sanitaria penalizza, ancora una volta, l’occupazione femminile, che rischia un nuovo “passo indietro”, risultando molto complessa, per le donne, la conciliazione vita-lavoro aggravata dalla chiusura delle scuole dal 5 marzo e con ancora troppe incertezze all’orizzonte.
Il tema è estremamente delicato, visto che già nel nostro territorio il tasso di occupazione femminile al 29%,oltre 30 punti in meno rispetto al tasso di occupazione maschile.
In questi mesi il blocco dei licenziamenti fino al 17 agosto ha arginato in parte il problema occupazionale ma siamo alle porte di una situazione che potrebbe aggravarsi e causare importanti passi indietro soprattutto per le conquiste sul territorio dell’occupazione femminile.
Per questa ragione abbiamo deciso di lanciare uno sportello virtuale finalizzato ad accogliere situazioni di problematicità per offrire assistenza in casi di licenziamento e dimissioni di lavoratrici del nostro territorio.

Siamo sempre al fianco dei lavoratori con i nostri servizi e sportelli in ogni situazione di problematicità legata alla loro vita lavorativa. Oggi abbiamo però sentito l’esigenza di attivare un canale d’emergenza specifico per tutte quelle lavoratrici che oggi si ritrovano a correre il rischio di dover scegliere tra vita privata e lavoro, a vedere ridimensionati percorsi, ambizioni e risultati conquistati con fatica in un mercato del lavoro che ancora ha bisogno di rafforzare i diritti e le possibilità per le donne.


Al link in allegato potrete compilare un form nel quale descrivere la vostra situazione specifica. Sarà urgenza di CGIL Bari ricontattarvi per offrirvi assistenza e consulenza legale: gli ammortizzatori sociali, gli strumenti della conciliazione e le tutele previste dallo statuto sono ancora le possibilità più preziose per salvaguardare preziosi posti di lavoro e la continuità occupazionale.

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Gigia Bucci si racconta su Gazzetta del Mezzogiorno

Oggi su La Gazzetta del Mezzogiorno il segretario di CGIL BariGigia Bucci, si racconta.

Un percorso di sacrifici e militanza, di sfide e intenso lavoro senza dimenticarsi l’orgogliosa identità di donna e madre, importante stimolo anche per il suo impegno nelle rivendicazioni sindacali.

Dai comitati studenteschi, al lavoro in un call center fino al ruolo di segretario generale di CGIL Bari in difesa dell’idea di una uguaglianza possibile realizzabile attraverso diritti riconosciuti indistintamente a donne, uomini, anziani, giovani, disoccupati, laureati, ricchi e poveri.

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Contagio da Covid-19 – denunciare è un tuo diritto

Il contagio da Covid-19 è un infortunio sul lavoro. Denunciarlo è un tuo diritto.

E’ possibile rivolgersi agli uffici dell’Inca per avere tutta l’assistenza necessaria, ricordando che il sistema di protezione antinfortunistico vigente prevede un indennizzo economico per i periodi di non lavoro e soprattutto la valutazione degli eventuali postumi provocati dal virus.

Puoi scrivere a tutela.covid@inca.it

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Festa di tesseramento ANPI

I valori antifascisti alla base della nostra azione.
Ogni giorno è importante rinnovare il nostro impegno.

Oggi a Zona Franka per la festa di tesseramento dell’ANPI con il coordinamento Antifascista.

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Sosteniamola – Bari può cambiare

Sosteniamo le possibilità e le prospettive della nostra Città.
Non siamo pronti ad arrenderci al vandalismo e all’inciviltà. Difenderemo e alimenteremo la forte spinta allo sviluppo che i cittadini meritano. Bari è una città cambiata e pronta ad un ulteriore cambiamento.
Tanto è ancora da fare ma una Bari più sostenibile è possibile!

Bari può e merita di cambiare.

Tantissimi sono gli sforzi e le visioni che negli ultimi anni stanno trasformando Bari in una città più sostenibile, più adatta per una mobilità più ecologica dotandosi di infrastrutture e strumenti che la rendano più vivibile per i suoi cittadini oltre che all’altezza degli stardard di altre Città Europee aumentando la sua attrattività turistica.

Abbiamo partecipato a questo percorso di cambiamento così come lo hanno fatto i suoi cittadini, consapevoli che Bari oggi è una Città all’altezza di fare questo salto oltre che di maggiori prospettive utili al dinamismo che vivacizza le sue strade, i suoi luoghi, le sue attività.

Bari merita di cambiare e lo meritano i suoi cittadini.
Ma ancora una volta ci ritroviamo a denunciare un fenomeno di vandalismo che rischia di gettare ombra su una Città e una comunità che sta creando la sua crescita, il suo sviluppo. Poche ore dopo la loro installazione alcuni dei monopattini elettrici a disposizione dei cittadini sono stati rubati, altri danneggiati.
Non glielo permetteremo. Non lasceremo più spazio al pregiudizio che impone alle Città del Sud di arrendersi al vandalismo, all’inciviltà, alla poca cura della Cosa Pubblica.

Siamo molti di più e sosterremo il percorso che renderà la nostra Città un luogo più sostenibile. Episodi isolati non cambieranno la forza di una comunità onesta, impegnata e costruttiva.

Queste le ragioni che ci hanno spinto ad organizzare questo corteo a 2 ruote insieme a CISL Bari e UIL Puglia alla presenza del Sindaco Antonio Decaro

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Assistenza domiciliare alle persone fragili – la CGIL minaccia vertenze

Stipendi da fame ai professionisti dell’assistenza specialistica scolastica e dell’assistenza domiciliare educativa. Figure che sono quotidianamente a contatto con soggetti fragili, educatori: assistenti alla comunicazione e specialisti dell’inclusione e dell’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili. Eppure, nonostante il lavoro delicatissimo e prezioso, vengono retribuiti malissimo dalle cooperative che detengono l’appalto del servizio.

Violazioni intollerabili perché ledono la dignità e i diritti dei lavoratori. Ci prepariamo ad avviare vertenze a tappeto in favore dei lavoratori mettendo a disposizione anche una tutela legale in modo che merga e venga immediatamente risolto dalle stazioni appalti e dai livelli istituzionali il vulnus che sta compromettendo un servizio di grande valore civile e sociale.

I lavoratori devono essere retribuiti nella giusta misura, applicando i contratti e per il tempo di lavoro contrattualizzato. Si tratta di servizi di pubblica utilità: è giunto il momento anche di riconsiderare l’internalizzazione di questo personale.